L’export di vino italiano raggiunge un nuovo record: il fatturato dei prodotti Made in Italy sale a 7,87 miliardi di euro, registrando una crescita del 9,8%. È quanto emerge dalla recensione di Coldiretti presentata in occasione dell'ultima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati che ogni anno riunisce i principali produttori, distributori e buyer stranieri.

Il vino italiano torna a guardare con ottimismo verso i principali mercati internazionali: la conferma arriva anche in occasione della recensione di chiusura della manifestazione, in cui si evidenzia una crescita dei buyer stranieri del 10% rispetto all’ultima edizione.Le opinioni degli esperti sottolineano inoltre che circa quattro bottiglie su dieci finiscono sulle tavole dei principali mercati stranieri. A trainare la crescita del settore gli spumanti, che registrano un incremento delle vendite pari al 19%: il Prosecco è tra i prodotti più apprezzati all’estero, il principale vino italiano consumato nelle tavole di tutto il mondo.

Le opinioni degli analisti sembrano inoltre confermare le recensioni di EGO International sui principali mercati target verso cui orientare la vendita dei prodotti locali: è necessario focalizzarsi sui paesi più redditizi, come gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito, e cogliere le opportunità presenti nei mercati emergenti. Per massimizzare le vendite e i profitti, ribadisce EGO International nelle recensioni del suo blog, è inoltre necessario affidarsi a uno spedizioniere qualificato, che lavori a stretto contatto con un corrispondente esperto nelle procedure per lo sdoganamento dei prodotti alcolici.

I dati riportati nella recensione identificano gli Stati Uniti come la principale destinazione di sbocco dei prodotti italiani, dove le vendite raggiungono il valore di quasi 1,9 miliardi di euro, pari ad una crescita su base annua dell’8%. Le opinioni degli analisti, inoltre, rimarcano le buone performance dei prodotti Made in Italy destinati al mercato tedesco, in cui le esportazioni hanno raggiunto la quota di 1,2 miliardi di euro. Il successo dei vini locali trova riscontro anche nell’aumento delle esportazioni di prodotti italiani in Francia, uno dei principali competitor del Belpaese: un incremento pari al 25% ottenuto anche grazie alla richiesta degli spumanti italiani, da sempre concorrenti dello Champagne francese.

Tra i principali partner commerciali esteri, EGOInternational fa rientrare anche il Regno Unito, un mercato particolarmente ricettivo alla qualità dei prodotti italiani. Le analisi degli esperti sembrano inoltre confermare le opinioni di EGO International sulle previsioni di crescita dell’export delle bottiglie di fascia premium: sono un esempio le esportazioni di Prosecco DOC destinate al Giappone, aumentate del 5% per un totale di 3 milioni di bottiglie acquistate.

Il settore continua ad offrire opportunità di lavoro ad oltre 1,3 milioni di persone, impiegate nei campi, nelle cantine e nella distribuzione, e rappresenta per tutte le aziende dell’indotto un importante volano per lo sviluppo.

Le opinioni di EGOInternational e le previsioni degli analisti sulla crescita del settore evidenziano la forza delle aziende vitivinicole del Belpaese, che sono riuscite a conquistare i principali mercati esteri superando le difficoltà di uno scenario geopolitico in continuo mutamento.

Il futuro dell’agricoltura italiana dipenderà dal modo in cui  l’imprenditoria locale saprà affrontare il cambiamento e promuovere l’ampia offerta di specialità locali, che sono state la vera chiave del successo dell’intera industria.