Daniele, un bambino di poco più di dieci anni, prende carta e penna e scrive una lettera proprio alla gentilezza, che immagina come una giovane donna con le ali per volare e raggiungere tutto il mondo. Ha una parola per tutti e distribuisce sorrisi. La sua lettera è un invito a tornare nella vita di ogni giorno. Le chiede, infatti, di “uscire dal suo nascondiglio perché non la vede più”. " Ma anche tu giochi a nascondino come noi?" - le domanda. Con la promessa di " saperla aspettare". La lettera del piccolo “scrittore” è contenuta in “Cara gentilezza ti scrivo”, il nuovo libro di Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice di Costruiamo Gentilezza edito da “I libri di Mompracem”.

Il testo diventa anche un confronto tra le generazioni, tra il mondo visto da un bambino, che ha ancora la speranza di ritrovare la gentilezza anche nei piccoli gesti, e la nonna, a cui, in segreto, leggerà la lettera. Nascosta in un cassetto, verrà il giorno in cui la lettera uscirà allo scoperto e si legherà all’esistenza di altre persone. La prefazione porta la firma di Riccardo Cucchi mentre l’introduzione è curata da Anna Astori, madre dell’indimenticato calciatore Davide Astori, che ricorda il figlio e la sua gentilezza, che “era la sua forza”.