I veicoli 100% elettrici consumano più energia durante l'inverno, in particolare quando utilizzati per spostamenti brevi. Questo perché l'elettricità della batteria viene utilizzata sia per riscaldare l'abitacolo, sia per portare le batterie alla giusta temperatura. Tutto ciò si traduce in un aumento dei consumi, a cui corrisponde una minore autonomia. Un principio di funzionamento diverso da quello dei propulsori termici, che utilizzano invece il calore prodotto dal motore per riscaldare l'interno del veicolo.

 

Batterie al litio e temperatura

 

Per lavorare al meglio, le batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici devono essere mantenute a temperature comprese entro un range ben definito: un contesto in cui sono garantite le performance migliori sia in termini di potenza erogata che di recupero dell'energia, ma anche rispetto alla ricarica rapida in corrente continua. “L'obiettivo della gestione termica è far funzionare la batteria con la massima parsimonia possibile, in modo che ‘invecchi’ lentamente. Per questo ha un proprio circuito di raffreddamento e riscaldamento, che la mantiene alla giusta temperatura”, spiega Jens Obernolte, Head of Energy and Weight Management di Volkswagen. Infatti, quando il clima è freddo, un’unità di riscaldamento esterna interviene a supporto per riscaldare le celle fino a quando non raggiungono tutte la temperatura di esercizio ideale.

 

La batteria al lito nei percorsi brevi

 

Tra uno spostamento e l’altro la batteria si raffredda sempre, dunque deve essere sempre riscaldata prima di un nuovo utilizzo. “Con lo sviluppo introdotto all'inizio dell'estate 2021 abbiamo ridotto in maniera significativa l'energia necessaria per riscaldare la batteria in un ampio intervallo di temperature”, aggiunge Obernolte. Presto questa funzionalità sarà disponibile per tutti sotto forma di aggiornamento software, grazie all'efficace strategia software di Volkswagen.

 

Il pre-riscaldamento delle auto elettriche

 

Pre-riscaldare l'abitacolo è un'ulteriore opzione, che può essere attivata indipendentemente dal fatto che l'auto sia collegata alla rete. Se non lo è, tocca alla batteria fornire l'energia, e di conseguenza si riduce l'autonomia. Se invece è collegata, allora l'energia elettrica arriva direttamente dalla rete e l'autonomia non viene intaccata. Ovviamente la seconda opzione è la migliore, e per questo nelle Volkswagen della famiglia ID. dotate del software 3.0 la batteria viene portata alla giusta temperatura utilizzando l'elettricità della rete, quando l'utente attiva la funzione di pre-riscaldamento.

 

Consigli di guida per preservare l’autonomia

 

Nelle aree urbane andrebbe selezionata la modalità B, per recuperare più energia possibile e, con uno stile di guida adeguato, non usare praticamente mai il pedale del freno. Sulle strade a scorrimento veloce e in autostrada, invece, l’ideale è la modalità D che consente alla vettura di veleggiare, cioè avanzare per inerzia, nelle fasi di rilascio durante cui si sfrutta al meglio l'energia cinetica. Su tutte le Volkswagen della famiglia ID. è presente l'Eco Assistant, che valuta i dati di navigazione e la segnaletica stradale. In presenza di limiti di velocità, centri abitati e incroci, il sistema raccomanda al conducente di togliere il piede dall'acceleratore e, quando possibile, incrementa anche il livello di recupero dell'energia. Un dispositivo intelligente per aumentare l'efficienza prevedendo le situazioni di guida.

 

Ricapitolando, ci sono diversi modi per compensare la riduzione di autonomia dovuta alle temperature più fredde senza rinunciare al comfort. Ma questa non può essere evitata totalmente: già gli pneumatici invernali, con la loro maggiore resistenza al rotolamento, comportano un incremento dei consumi; e anche la densità dell'aria conta: quando fa freddo è più elevata e ciò influisce sul coefficiente di resistenza aerodinamica.