Ci sono grandi uomini e grandi brand di successo che sono nati in un garage dall’intuizione e dai sogni di persone normali che non si sono accontentati di stare fermi al loro posto ma che un posto nella storia se lo volevano prendere a tutti i costi. Ci sono grandi storie che raccontiamo perché dove non c’era niente qualcuno ha deciso di costruirci un progetto, un idea, un desiderio e ora tanti ne godono del risultato. Fino al 2019 non esisteva nessuna Associazione dei Viticoltori della Valpontida, ma un gruppo di ragazzi a capo delle proprie aziende Vitivinicole ha deciso di rispolverare un po' la storia e di capire come mai con un passato così glorioso, la loro terra al giorno d’oggi non è riconosciuta come la culla della produzione di vini eccezionali. Con grande umiltà e con spirito di sacrificio hanno cercato di portare alla luce i limiti delle loro aziende dal punto di vista della mentalità, dal punto di vista della produzione e dal punto di vista del marketing. Il valore aggiunto è stato che a differenza dei padri e dei nonni loro arrivano da scuole che gli hanno aperto gli occhi sul mondo del vino moderno, su pratiche ed attrezzature all’avanguardia e sul bisogno di dare una nuova immagine al loro territorio.

Ora gli strumenti ci sono e con grande intelligenza non hanno cancellato la loro storia per reinventarsi bensì hanno fatto tesoro degli insegnamenti della tradizione ma li hanno letti in chiave moderna cominciando a produrre vini molto meno austeri e infiniti da aspettare, concentrandosi su pratiche rispettose della natura che portassero le loro uve a una perfetta maturazione fenolica e zuccherina, hanno introdotti metodi di vinificazione e affinamento che permettessero al vino di sprigionare tutto il suo potenziale fin da subito e lo hanno reso di più facile beva senza sacrificare la complessità che gli dà questo terreno unico calcareo-argilloso caratterizzato dal Flysch di Pontida.

Nel 2019 le prime cinque aziende si uniscono per formare questa associazione patrocinati dalla Pro Loco di Val Pontida, l’idea è quella di sponsorizzare e far riscoprire il territorio attraverso il grande lavoro di questi Artigiani del vino per rilanciare il turismo e il valore del prodotto che nasce in questi terreni unici. Scavando un po' nella storia possiamo dire che il vino è legato molto a un passato quasi millenario e si incrocia con cultura e religione viste le radici che legano la viticultura di queste zone con l’abbazia benedettina dedicata a San Giacomo Maggiore. Anche se si presume fossero i Romani ad aver portato la cultura della vite, le prime vere testimonianze risalgono al periodo del medioevo. É proprio in questo periodo che il grande lavoro dei monaci di disboscamento del bosco a favore della coltivazione dei cereali e della vite da il la a quella che già a quei tempi era la produzione di un vino di qualità superiore che veniva menzionato in diversi documenti storici risalenti all’epoca medievale.

Il periodo più cupo della storia di questa valle fu a partire dal 1373 quando le battaglie tra Guelfi e Ghibellini portarono, proprio nella zona di San Martino e della Val Pontida alla morte di Ambrogiolo Visconti figlio di Bernabò Visconti signore di Milano noto per la sua crudeltà e brama di potere che per rabbia e vendetta fece depredare la Valle San Martino e le zone limitrofe facendo anche distruggere tutte le aree dove erano piantate le viti proprio perché a quei tempi fornivano un vino cosi di qualità che veniva anche venduto per guadagnare abbastanza da poter avere una vita dignitosa. Si dovette aspettare fino ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia tra il 1400 e il 1500 per veder rinascere la viticultura e l’economia della Valle.

All’inizio del 2023 l’associazione si allarga con l’ingresso di una sesta azienda vitivinicola, questo è sentore del fatto che il lavoro che questi giovani stanno portando avanti è di alto livello e che fa da ispirazione ad altri produttori. A fare la differenza è la nuova visione e il fatto che facciano gioco di squadra per migliorare il territorio e il proprio prodotto a differenza del passato dove ognuno bagnava solo il suo orticello. La visione è nuova e le energie giovani e abbondanti, si creano tavoli di confronto, ci si scambiano consigli ed esperienze, ci si sostiene nei momenti difficili e si guarda il futuro in compagnia.

Questo potrebbe essere un inizio per la creazione di una DOC tutta dedicata alla Val Pontida e a un consorzio forte che la divulghi e acclami a livello nazionale ed internazionale… Intanto il 19 febbraio 2023 c’è stata la prima presentazione ufficiale, ai ristoratori e alla stampa dell’Associazione che si è svolta all’interno degli spazi dell’Abbazia di Pontida. L’evento è stato un vero successo e ha unito la qualità dei vini in degustazione con la riscoperta di un monumento del territorio ricco di cultura e storia. Parlando con i presenti è emerso che c’era entusiasmo per questo movimento di ripresa della viticultura di qualità e che i vini risultavano molto svecchiati, molto più pronti e adatti a tutte le situazioni vista la presenza di Bollicine più semplici e altre più complesse come metodi classici, son stati presentati bianchi freschi e altri molto strutturati, Rosè innovativi e rossi di pronta beva alternati a rossi di gran spessore da accompagnare a piatti interessanti.

Le aziende presenti all’evento e che fanno parte dell’Associazione sono sei.

Tosca Vini Bio

Parliamo con Romildo che insieme al Fratello Mainardo sono la seconda generazione che si occupa della vinificazione e della cantina. Nasce nel 2000 l’azienda e nel 2006 comincia la produzione effettiva nella propria cantina. In azienda sono in 5 ad occuparsi dei 9 ettari tutti a Pontida e nella frazione Riviera. Da subito certificati biologici, in campagna utilizzo del sovescio e letame e nessun prodotto sistemico. Dal 2019 niente lieviti selezionati sui rossi e dal 2022 anche sui bianchi, utilizzano solo un pied de cuve. Come recipienti per affinamento solo acciaio e botti grandi e scariche in modo da non influenzare troppo il vino. Dal 2011 anche ricezione degli ospiti con un agriturismo con 5 stanze dove potersi fermare a dormire e a mangiare.

Cascina Drezza

Nasce negli ‘60 e nasce come azienda a bacca rossa, fino al 2000 quando il proprietario Dottor Zanchi decide di espiantare tutto e piantare a bacca bianca, precisamente Chardonnay e Incrocio Manzoni. Con lo Chardonnay decidono di produrre una bollicina metodo Charmat molto fresca e beverina e 4 anni fa piantano anche del Pinot Nero che viene poi utilizzato per la produzione del loro Metodo Classico 85% Chardonnay e 15% Pinot Nero. La cantina produce solo bollicine e i circa 3 ettari di vigneti sono tutti intorno alla Villa Drezza dove si svolgono anche eventi importanti come Matrimoni.

Mezzaripa

Nasce nel 2009 ritirando un appezzamento di terreno da un ettaro con un cascinale abbandonato che viene ristrutturato. Creano degli appartamenti e la cantina di vinificazione e partono con il loro progetto vinicolo. Con l’aiuto di un enologo e nel pieno rispetto del territorio cominciano a vinificare i loro tre Vitigni: Cabernet, Merlot, Chardonnay da qui nascono 4 etichette:

2 Rossi di Merlot e Cabernet uno affina in acciaio e l’altro in botte per 18 mesi,

1 Bollicina metodo Charmat da Chardonnay,

1 Chardonnay fermo che affina in acciaio.

La produzione è piccola ed artigianale in totale producono circa 2500 bottiglie.

La prima vendemmia è del 2014.

Tellurit

Parliamo con Federico che ci racconta che la cantina è giovane e che il lavoro è cominciato nel 2012 i primi vini sono il Merlot e il Riesling Barricato che hanno avuto gran successo, in particolar modo il Riesling…Per arrivare poi a produrre 5 etichette totali. Se la partenza è stata ottima il continuo è pure meglio visto che da un rudere del 1200 che era all’interno della proprietà stanno partendo per creare un agriturismo con camere per soggiornare e la nuova cantina moderna per vinificare e imbottigliare direttamente in azienda. I progetti sono molti e nel breve futuro c’è anche il presupposto di diventare Biologici certificati visto che il percorso che seguono è già questo da anni.

Le Driadi Slow Farm

Azienda nata nel 2014 rilevando vigneti abbandonati sul territorio della Val Pontida. Ad oggi producono 6 etichette di cui 4 rossi, 1 rosato,1 bianco. Sono certificati Biologici e le loro fermentazioni sono spontanee. Non viene utilizzata chimica di nessun genere e in vigna solo operazioni Manuali. Vitigni coltivati: Merlot, Barbera,Cabernet Savignon, Moscato di Scanzo,

Cabernet Franc,Moscato Giallo e Bronner

Ci sono alcuni vini che seguono percorsi di affinamento unici come un Cabernet che fa 12 mesi in barriques di castagno evolvendosi in maniera spettacolare. Hanno un rosato che arriva da uve di una vigna che ha 80 anni. E un rosso che è un blend di 4 vitigni affinati in anfora.

Mo.Ka.

Alberto è un giovane Viticoltore, l’ultimo entrato nell’associazione ed ispirato da questo movimento che vuole ridare lustro alla Val Pontida. Da quest’anno ha trasformato l’ex macello del paese nella sua cantina, cosi da non impattare sull’ambiente ma riutilizzare qualcosa oramai in disuso. I suoi vigneti sono in ottime posizioni e il suo progetto per ora lo vede proporre 3 etichette di cui 2 orange wine che arrivano dallo stesso processo di vinificazione e affinamento in anfore ma differiscono uno dall’altro solamente nel filtraggio, sono da provare entrambi e da scegliere poi il proprio preferito. Mentre il rosso arriva da uve Merlot con una piccola percentuale di Cabernet...A breve aprirà anche le porte della sua cantina a visite e degustazioni.

A volte bisogna solo credere in se stessi, essere umili, avere una mentalità aperta all’innovazione, credere nei propri pricipi, amare il proprio territorio, trovare il giusto modo di comunicalo e un piccolo sogno si può trasformare in una grande realtà. L’associazione Viticoltori della Val Pontida sta facendo proprio questo e sta diventando un esempio da seguire. Ora bisogna credere nel lavoro di queste cantine e supportarli e un giorno saremo seduti davanti ad un buon calice di Val Pontida Doc a raccontare questa bella storia a degli appassionati di vino o a quelle persone che non lo pensavano possibile!!

A cura di Merati Luca

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