Si è tenuta mercoledì mattina a Milano l'Assemblea annuale di ASSOBIBE, Associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, dal titolo “Socialità, gusto e tradizione Made in Italy nel mondo: Il valore delle bevande analcoliche", che ha visto gli interventi del sottosegretario al MEF, Federico Freni, e del Ministro MASAF, Francesco Lollobrigida.

Nel corso dell'evento sono stati presentati i dati della ricerca di Euromedia Research “Bevande analcoliche: immagine, valore, tradizione e significato” che fotografa il rapporto tra gli italiani e il comparto dei soft drink, presente con 100 stabilimenti sul territorio, per un totale di 84 mila addetti e 5 mld di euro di valore di mercato, pari allo 0,29% del Pil.

Secondo la ricerca condotta per Assobibe, 8 italiani su 10 considera le bibite analcoliche espressione della tradizione italiana, un simbolo del Made in Italy nel Mondo. Per 9 italiani su 10 la presenza delle imprese produttrici sul territorio è garanzia di qualità ed è un elemento importante per lo sviluppo del settore e per l’economia del Paese ed è percepita come una importante fonte di occupazione e indotto.

A margine dell'evento, abbiamo intervistato proprio Alessandra Ghisleri, Direttrice di Euromedia Research: "Dal punto di vista dei cittadini le bevande analcoliche stimolano solo ricordi positivi. Senza dimenticare l'indotto che possono generare queste aziende che le producono. In questo modo si stimola il Made in Italy che non è solo moda, formaggi o vini. Dalla ricerca sono riemerse spume e cedrate, non solo cole".

"Il trend continuerà con le nuove generazioni che vengono influenzate dalle vecchie come nel caso dei nonni che viziano i nipoti con i gusti con cui sono cresciuti. I giovani sono molto attente nei consumi e nelle quantità, hanno un atteggiamento molto responsabile. Le bevande analcoliche italiane devono ora essere ancor di più valorizzate con l'aiuto delle istituzioni".