Non solo quattro ruote. L’asta di auto da collezione di Art-Rite fissata per sabato 29 giugno a Palazzo Biandrà a Milano, propone un nucleo di 19 lotti tra auto e scooter, tra cui spicca una magnifica collezione di Lambretta “unica, perché completa”, come spiega Giorgio Dalle Nogare, presidente del Lambretta Club Milano, che ha collaborato all’organizzazione della vendita.

In omaggio alle sue radici milanesi e al quartiere di Lambrate dove ne sorge la sede, Art-Rite propone nove esemplari del mitico motoscooter, dalla A alla F, ovvero la prima serie completa prodotta tra il 1948 e 1955: otto 125, tra cui la prima e iconica Lambretta A, tutte sapientemente restaurate e successivamente mai utilizzate, e un modello 150 in condizioni originali, mai restaurato, con tutti i componenti originali, con stime che vanno dai 3.000 ai 20.000 euro.
 
Modello iconico del design Made in Italy, presente nei più importanti musei del mondo, ma anche simbolo della più pura “milanesità”, quella capace di unire genio imprenditoriale e generosità, la Lambretta nasce da un’idea di Ferdinando Innocenti che, nel Secondo Dopoguerra, intuisce la necessità della popolazione di disporre di un mezzo leggero ed economico con cui spostarsi. 
Ispirandosi agli scooter americani, e attingendo al proprio know-how legato alla produzione di tubi d’acciaio, nasce appunto la Lambretta che nel suo design originario si presenta con una struttura tubolare rigida su cui veniva assemblata la carrozzeria. I primi modelli prodotti presentavano la caratteristica della "carrozzeria scoperta", diventando il tipico segno di riconoscimento dello scooter milanese. 
Sono proprio questi modelli, elegantissimi, che nei primi anni ’50 hanno letteralmente rimesso in moto gli italiani dopo la Guerra, ad essere proposti in vendita.

Tra le auto spicca una bellissima Alfa Romeo 4C Club Italia, una delle sole quindici prodotte al mondo (lotto 19, stima: € 250.000 - 300.000). Proseguendo, troviamo una Lancia Aurelia B20 GT immacolata e pronta a correre la Mille Miglia (lotto 11, stima: € 250.000 - 300.000). Anche lei pronta a sfrecciare nella gara bresciana, la Porsche 356 Continental è una rara versione del modello 356 prodotta per un solo anno per il mercato americano su suggerimento di Max Hoffman, importatore americano della Porsche (lotto 10, stima: € 184.000 - 210.000). A seguire, la piccola Fiat 500 Jolly, l’esemplare in asta è una trasformazione dell’epoca, ritrovata sotto un albero di melo e riportata alle condizioni originali da uno dei migliori restauratori di 500 in Italia: Legend Car di Brescia (lotto 16, stima: € 40.000 - 45.000).
Due le Ferrari a catalogo: iniziamo con una 308 GTSi trattata con cura dal primo proprietario, un appassionato romano; l’auto conserva ancora oggi la sua targa Roma (lotto 17, stima: € 110.000 - 130.000). L’altro esemplare del cavallino rampante è una 360 Modena Spider, modello che suscita sempre fascino e indubbio piacere di guida (lotto 18, stima: € 120.000 - 150.000). La selezione passa poi alla piccola BMW Isetta, finemente restaurata (lotto 12, stima: € 30.000 - 50.000), per continuare con la rara 500 Francis Lombardi trasformabile, un’elaborazione semiufficiale degli anni ‘70 della classica Fiat 500 (lotto 15, stima: € 10.000 - 15.000). A chiudere la selezione, una rarità: la Cisitalia 850 Spyder, piccola e veloce spider che raggiunge i 160 km/h. Questo è l’ultimo modello prodotto dalla gloriosa casa torinese, sorta nel 1939 e famosa sui vari campi di gara, con al volante l’indimenticabile Tazio Nuvolari (lotto 13, stima: € 50.000 - 70.000).