La crisi dei chip dunque la mancanza di prodotto stanno mandando in cortocircuito il noleggio delle auto. A lanciare l’allarme è l’Aniasa, l’Associazione che in Confindustria rappresenta i servizi di mobilità, in vista delle ‘vacanze’ di Pasqua, periodo in cui diversi italiani si concedono un breve break. Un piccolo stacco dalla vita di tutti i giorni, che in questo 2022 per qualcuno potrebbe “fallire” per l’assenza dei chip, che ha di fatto ridotto il numero di vetture disponibili per gli operatori dell’autonoleggio.

Un problema per il noleggio auto

Dicevamo della Pasqua, considerata dai più come il primo momento dell’anno per concedersi un po’ di relax e visitare le bellezze dell’Italia. Ma c’è un ostacolo che incombe sulla voglia di evadere e potrebbe materializzarsi proprio nel momento di prenotare la vettura a noleggio. La “crisi dei chip” in corso da diversi mesi ha, infatti, rallentato la produzione e disponibilità sul mercato di veicoli, sia per i privati sia per le società di noleggio a breve termine.

Le richieste potrebbero non essere evase

“Il paradosso è che il settore, già duramente colpito dalla pandemia (-50% dei noleggi nel 2021 vs 2019), si trova ora alla vigilia della stagione turistica che potrebbe fornire una boccata d’ossigeno agli operatori, ma purtroppo con una flotta assai meno numerosa di quanto ci si potesse attendere. Si rischia quindi di non poter accontentare tutte le richieste”, sottolinea Giuseppe Benincasa, direttore generale Aniasa.

Ma non è tutto. Perché ad oggi la situazione è peggiorata rispetto allo scorso anno. Questo anche per alcune scelte dell’industria automobilistica che immette pochi nuovi veicoli sul mercato e sta riprogrammando la disponibilità di vetture e furgoni per il mondo del noleggio.

Ipotesi di apertura ai costruttori cinesi

“Negli ultimi mesi - conclude Benincasa - gli operatori hanno reagito a questa riduzione del flusso di immatricolazioni tenendo in flotta per più tempo le proprie vetture, ma adesso non è più possibile andare oltre e la situazione di empasse è totale. Senza un cambio di strategia da parte dei costruttori europei, le imprese di noleggio saranno costrette ad aprire fortemente ai costruttori cinesi. Un trend che, una volta avviato, sarà difficilmente reversibile”.